Intervista a … MARIA STRAZZULLO! Che brutta macchia di petrolio c’è in mare! E il fumo di questa ciminiera? A volte capita che ci siano degli incidenti, alle petroliere o nelle fabbriche, che provocano la fuoriuscita di sostanze inquinanti in mare o nell’aria. Purtroppo gli incidenti non si possono prevedere, per definizione sono fatti imprevisti! […]

Intervista a … MARIA STRAZZULLO!

Che brutta macchia di petrolio c’è in mare!

E il fumo di questa ciminiera?

A volte capita che ci siano degli incidenti, alle petroliere o nelle fabbriche, che provocano la fuoriuscita di sostanze inquinanti in mare o nell’aria.

Purtroppo gli incidenti non si possono prevedere, per definizione sono fatti imprevisti! Ma si può cercare di controllare ciò che è successo in modo che i danni all’ambiente siano il più contenuti possibile.

Per farlo, gli scienziati usano la matematica e seguono una serie di regole che fanno parte di un particolare tipo di scienza chiamata fluidodinamica.

Abbiamo chiesto a Maria Strazzullo di raccontarci cos’è la fluidodinamica e come si può applicare la matematica al mondo che ci circonda.

Un sistema in movimento

“La fluidodinamica è una parte della scienza che studia il movimento dei fluidi”, spiega Maria. I fluidi, in campo scientifico, sono dei materiali che possiedono caratteristiche molto specifiche: possono essere liquidi come l’acqua ma anche gas come l’aria.

Il movimento dei fluidi è descritto da una serie di leggi, o regole, fatte da operazioni matematiche, tra cui le addizioni e le moltiplicazioni che si usano a scuola e che qui vengono elaborate in calcoli più complicati.

La fisica della cioccolata

“La fluidodinamica non è una materia così lontana dal nostro quotidiano”, racconta Maria. “La troviamo, per esempio, nelle forme delle macchine di Formula 1, nei caschi dei ciclisti, nelle scarpe da ginnastica degli atleti e perfino nei dolci. Nella ricetta della glassa di zucchero che riveste alcune ciambelle, per ottenere un dolce perfetto la temperatura e la consistenza della glassa devono essere ben studiate in modo da non creare grumi o imperfezioni. Lo stesso vale per la crema alla nocciola che troviamo dentro ai famosi biscotti: la temperatura del ripieno deve essere calcolata a puntino in modo che la consistenza finale sia cremosa e piacevole al palato. In entrambe le ricette, per non sbagliare si ricorre alle leggi della fluidodinamica!”.

Usare la matematica per il monitoraggio ambientale

La fluidodinamica può essere utile anche nella salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. Per esempio, può rispondere a domande del tipo: se c’è un incidente a una petroliera, quanto petrolio può essere rilasciato in mare perché non sia tossico per i pesci? Se c’è una fuoriuscita di fumo tossico da una fabbrica, quali sono i rischi per gli animali e le piante che si trovano nelle immediate vicinanze? E a chilometri di distanza?

“In questi casi”, conclude Maria, “la matematica e le regole della fluidodinamica possono aiutare a scegliere il modo migliore per agire dopo l’incidente e controllare i danni all’ambiente”.


Nome: Maria Strazzullo
Anni: 28
Nata a: Caserta
Vivo a: Trieste
Lavoro: alla SISSA dove sto facendo un dottorato in matematica per la fluidodinamica

Mi piace: la musica, canto nel coro della SISSA, andare palestra e fare attività fisica, il cinema
Il mio sogno nel cassetto è: continuare a fare questo lavoro in Italia, volevo farlo fin da bambina
Mi piace essere una scienziata perché: nel mio campo di ricerca non c’è fretta, c’è il tempo per riflettere e così posso crescere e conoscere non solo quello che mi circonda ma anche me stessa.


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