INTERVISTA A… GUIDO MAZZUCCA! Immagina di essere una giocatrice o un giocatore di biliardo che sta per lanciare una pallina contro un’altra, come nell’immagine qua sotto. Secondo te, cosa succede quando le due palline si scontrano? Cosa fa la pallina bianca? Dove andrà quella bianca e rossa? Quanto lontano rotolerà? Quanto verrà frenata dalla ruvidità […]

INTERVISTA A… GUIDO MAZZUCCA!

Immagina di essere una giocatrice o un giocatore di biliardo che sta per lanciare una pallina contro un’altra, come nell’immagine qua sotto.

Secondo te, cosa succede quando le due palline si scontrano? Cosa fa la pallina bianca? Dove andrà quella bianca e rossa? Quanto lontano rotolerà? Quanto verrà frenata dalla ruvidità del panno verde?

Rispondere a queste domande non è immediato, ci sono un sacco di fattori da considerare: la forza con cui hai lanciato la pallina bianca, la velocità di entrambe dopo lo scontro, la direzione, la superficie su cui scorrono (pensa se fosse erba o ghiaccio), il materiale di cui sono fatte, se nella stanza c’è un ventilatore acceso, … e così via.

Per aiutarci a descrivere il movimento delle due palline sul tavolo da biliardo, abbiamo chiesto aiuto a Guido Mazzucca, un matematico che studia i sistemi che rappresentano gli oggetti e la loro evoluzione nel tempo.

Nello specifico, Guido si occupa di fisica matematica, cioè quella parte della scienza che studia i fenomeni naturali usando gli strumenti forniti dalla matematica.

Il matematichese

“Capire come si muove una pallina nello spazio”, ci spiega Guido, “non è così facile come può sembrare perché è un movimento influenzato dall’aria, dalle cose che ci sono attorno, dal peso della pallina. Certo, possiamo fare delle ipotesi, ma per descrivere il fenomeno in maniera seria e dettagliata dobbiamo tradurre il tutto in matematichese”.

I problemi-giocattolo

Quando un problema è particolarmente complesso, gli scienziati usano i cosiddetti problemi-giocattolo. “Si tratta di versioni molto semplificate del problema in questione”, specifica Guido, “situazioni perfette che siamo in grado di comprendere molto bene e di studiare a fondo. Nell’esempio delle palline che si scontrano, un problema-giocattolo non terrà in considerazione la presenza dell’aria, né le interazioni con l’ambiente circostante, né tutte le possibili direzioni di movimento”.

Una volta che si è riusciti a risolvere il facile, si prova col difficile!

La teoria dei numeri

“Nella mia ricerca” conclude Guido “il passo successivo, cioè il famoso difficile, è capire come si muove un sistema fatto da tante palline una in fila all’altra, legate assieme da molle”.

Risolto anche questo, la ricerca continua sempre a piccoli passi fino ad arrivare a capire come si muovono i sistemi che fanno parte della vita di tutti giorni. “Come diceva Pitagora”, ricorda Guido, “tutta la realtà è numero e tutto è misurabile e spiegabile con la matematica”.


Nome: Guido Mazzuca
Anni: 26
Sono nato a: Cosenza
Adesso vivo a: Trieste
Lavoro: alla SISSA dove sto facendo un dottorato in matematica

Mi piace: la giocoleria, suonare la chitarra, cucinare, leggere, viaggiare, sono uno scout
Il mio sogno nel cassetto è: fare qualcosa che sia utile alle persone e che annulli le differenze sociali.
Mi piace essere uno scienziato perché: è divertente e stimolante, è un continuo porsi domande. Ed è un ambiente onesto.


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