Tutti lo conosciamo come l’inventore del famoso teorema che si impara a scuola, ma Pitagora era molto di più di teoremi e tabelline: un filosofo, che significa “amante della conoscenza”, e una vera e propria rockstar della matematica (ma non solo)! Pitagora è nato intorno al 575 a.C. – che è un sacco di tempo […]

Tutti lo conosciamo come l’inventore del famoso teorema che si impara a scuola, ma Pitagora era molto di più di teoremi e tabelline: un filosofo, che significa “amante della conoscenza”, e una vera e propria rockstar della matematica (ma non solo)!

Pitagora è nato intorno al 575 a.C. – che è un sacco di tempo fa, per questo motivo non abbiamo la sua data di nascita precisa (e anche perché non svelava mai la sua età) – su un’isola greca chiamata Samo. Sulla sua vita ci sono molti racconti, alcuni molto fantasiosi, e ancora oggi resta un po’ misteriosa. Da giovane vuole diventare un atleta e vincere i giochi di Olimpia, come tutti gli eroi di cui si raccontano le gesta. Ce la fa, sconfiggendo tutti gli avversari, ma viene ricordato per ben altri motivi.

Grazie al lavoro di mercante del papà, Pitagora visita Tiro, impara a fare i conti, a prendere misure e a pesare oggetti. A quei tempi le scuole non esistevano: c’erano dei maestri che insegnavano nei cortili delle case dei ricchi, in piazza o sulla spiaggia. Ma non c’era la campanella a indicare l’inizio e la fine delle lezioni! Pitagora è vissuto in un tempo senza orologi e la giornata era scandita dal Sole e dalle stelle: chissà quanto tempo passavano a studiare!

Una volta cresciuto va a studiare da Talete, un genio della geometria, da cui impara moltissimo e che lo spinge a studiare ancora di più. Va in Egitto a vedere le piramidi, che sono già lì da 2000 anni, e ci resta per più di 20 anni durante i quali i sacerdoti-scienziati gli insegnano tutto quello che sanno. Poi va a Babilonia, dove discute con i saggi del famoso teorema. Tornato a Samo decide di aprire una scuola, in cui insegna ai giovani tutto il suo sapere su geometria, alchimia, musica, fisica, medicina, cosmologia. Arrivano allievi e allieve da vicino e da lontano e poi diffonderanno il sapere: si chiameranno “pitagorici”. Samo è governata da un tiranno e Pitagora, che crede nello studio, nella libertà e nella giustizia, decide di lasciare l’isola per andare in Italia, a Crotone. Qui fonda la Scuola Pitagorica, una delle più importanti scuole nella storia dell’uomo! Gli ultimi anni di vita sono turbolenti e non si sa molto della sua fine, sebbene ci siano molte leggende che ne parlano.

Il mondo di Pitagora è illustrato nel libro “Pitagora e il numero maledetto” di Luca Novelli, volumetto della serie “Lampi di genio” pubblicata da Editoriale Scienza. Alla fine della storia troverai anche un mini-dizionario di termini “pitagorici”.

COSE CHE NON SAI DI VOLER SAPERE:

Il teorema di Pitagora si conosceva già prima della nascita del famoso filosofo e veniva usato dai Babilonesi (molto tempo prima) e dagli Egiziani, ma lui per primo riuscì a dimostrarlo. La Scuola Pitagorica imponeva il segreto: solo i suoi allievi potevano “conoscere”. Non fu, infatti, Pitagora a svelare la dimostrazione del teorema che porta il suo nome, ma un suo allievo che poi fu cacciato.