Non è sempre facile capire la fisica, ma avete mai pensato di farvela spiegare dagli animali? Loro utilizzano la fisica tutti i giorni per sopravvivere: chi per volare, chi per nuotare, chi per cacciare. Chi meglio di un gabbiano potrebbe spiegare il segreto del volo? E non solo del suo volo, anche quello degli aerei: […]

Non è sempre facile capire la fisica, ma avete mai pensato di farvela spiegare dagli animali?

Loro utilizzano la fisica tutti i giorni per sopravvivere: chi per volare, chi per nuotare, chi per cacciare. Chi meglio di un gabbiano potrebbe spiegare il segreto del volo? E non solo del suo volo, anche quello degli aerei: il principio è lo stesso, che le ali siano fatte di piume o di ferro.

Lo stesso vale per i pesci, che possono farci capire come funziona la spinta di Archimede, cioè quel principio fisico per cui possono andare su e giù grazie alla loro vescica natatoria. Inoltre, le farfalle ci possono spiegare l’iridescenza, una parola che deriva dal greco e che significa arcobaleno. Ma cosa c’entra una farfalla con la fisica? C’entra eccome, perché le sue ali non hanno colore, ma quando vengono colpite dalla luce accade qualcosa di simile alle bolle di sapone, che quando sono illuminate dal Sole si riempiono di arcobaleni. Questo fenomeno è l’iridescenza.

E non finisce qui: il signor Ragno racconta delle sue tele e di che materiale sono fatte, il signor Pipistrello della sua super vista notturna basata sugli ultrasuoni e non sugli occhi, il signor Geco delle tecniche di esperto alpinista e il signor Serpente della sua incapacità di regolare la temperatura corporea.

Conoscerete anche il signor Squalo, che spiega l’effetto Magnus grazie a palline da golf e da tennis, e il signor Gerride, un insetto in grado di camminare sull’acqua! Ma c’è anche un’intervista a un gattone da divano, che spiega il momento angolare e la signora Tartaruga che è in grado di viaggiare per chilometri e tornare negli stessi posti grazie a una specie di sistema GPS incorporato, come se fosse il navigatore della macchina.

Alla fine di quasi tutti i capitoli ci sono dei piccoli esperimenti da fare per mettere in pratica, giocando, quello che è stato raccontato dai vari “professori”, siano essi quadrupedi, striscianti, pelosi, saltellanti o guizzanti. Un libro che contiene 11 interviste ad altrettanti animali: “La fisica del miao – ali, zampe e code raccontano la scienza”, pubblicato da Editoriale Scienza, è scritto da Monica Marelli e illustrato da Alberto Rebori.

 COSE CHE NON SAI DI VOLER SAPERE:

Anche delfini e focene utilizzano l’ecolocazione, che funziona bene anche in acqua. Per cacciare e orientarsi producono ultrasuoni che scandagliano l’ambiente e, percependo l’eco dei suoni che “rimbalzano” contro altri animali o oggetti, vedono quello che li circonda.