Con la parola radioattività si intendono i processi che portano nuclei atomici instabili a trasformarsi in nuclei più stabili. Questo avviene attraverso il decadimento, ovvero l’emissione di energia o di particelle.

Ma perché esistono nuclei atomici instabili? Partiamo ricordando alcune nozioni sugli atomi.

Un atomo è formato da neutroni, protoni ed elettroni. Gli atomi sono elettricamente neutri quindi protoni ed elettroni sono presenti in uguale numero. Il numero di elettroni e protoni è ciò che caratterizza un elemento e lo differenzia dagli altri ma anche il numero di neutroni è importante. A volte, infatti, due atomo dello stesso elemento possono avere un diverso numero di neutroni. In questo caso si parla di isotopi.

Nell’universo conosciamo circa 90 elementi chimici ma ben 270 isotopi.
Gli isotopi presenti in natura sono quasi tutti stabili. Tuttavia, alcuni isotopi naturali, e quasi tutti gli isotopi artificiali, ovvero costruiti in laboratorio, hanno nuclei instabili perché possiedono troppi neutroni o troppi protoni.

Questa instabilità provoca la trasformazione spontanea in altri isotopi attraverso l’emissione di particelle. La trasformazione di un atomo radioattivo porta alla produzione di un altro atomo, che può essere a sua volta radioattivo oppure stabile.